Grazie ai testi di
Stefania Viti, autrice capace di far rivivere con poesia e grazia tutto il
sapore di questa ricchissima tradizione, mi sono calata completamente dentro a
questo mondo iconografico immenso, prezioso e sublime.
Tessuti, costumi, miniature, arazzi, lacche, opere d'arte di pregio sono state
fonte di ispirazione continua. Molte illustrazioni sono omaggi ad opere d'arte
che riproducono brani di miti e leggende molto note in Giappone. Un esempio è
l'illustrazione creata per il racconto "La leggenda di Minamoto No Yorimitsu e
del Grande Ragno alto 50 metri", eroe leggendario protagonista di molti racconti
avventurosi e di terribili lotte contro giganteschi mostri.
Opera dipinta da Utagawa Kuniyoshi (1798-1861).
Ne "La leggenda di Shuten Doji,
il piccolo ubriacone" ho scelto di illustrare il momento in cui il terribile Oni
lotta con il valoroso Minamoto no Yorimitsu. I toni caldi ben si armonizzavano
con questa suggestiva scena di lotta.
Tra le figure più affascinanti ci
sono di sicuro i Kitsune, piccole volpi particolarmente amate, sono tra gli
yokai più famosi. Noti per essere in grado di trasformarsi in bellissime donne,
sono messaggeri degli dèi e fanno dunque da tramite tra la terra e il mondo
celeste.
Una delle più belle manifestazioni è la Kitsune a nove code.
Uno degli dei più interessanti da creare è stato Susanoo no Mikoto, fratello
della più ben nota Dea del Sole, Amaterasu. Personaggio impetuoso, che per il
suo carattere ribelle e turbolento vive mille avventure: In questa
illustrazione è ritratto mentre, in preda all'ira per aver perso la sfida contro
la sorella, si appresta ad uccidere un cavallo. Una volta scuoiato lo avrebbe
poi gettato nel luogo in cui Amaterasu e le sue ancelle tessevano le vesti degli
dèi.
Qui Susanoo no Mikoto è alle prese con il terribile e gigantesco serpente
Orochi.
Molto poetica e delicata è "La leggenda della gru riconoscente".
Questo
leggiadro ed elegante animale è simbolo di longevità e fortuna.
La carpa giapponese, chiamata Koi, è un altro animale amatissimo, ed è un
simbolo positivo. Nel racconto "La leggenda della carpa che diventò un drago",
ho lavorato su pochi elementi minimalisti traendo ispirazione dall'arte di rappresentare con pochi tratti ogni tipo di immagine. L'eleganza e
il fascino della forma pura, spogliata da ritocchi e inutili decorazioni, si
esprime al massimo in una forma d'arte chiamata Sumi-e.
Questo bellissimo libro è fonte di grande soddisfazione non solo perché mi sono divertita ad illustrarlo ma per l'apprezzamento del mio lavoro, che voi amici, mi avete dimostrato con tanto affetto.
Devo ringraziarvi tutti per aver permesso a questa pubblicazione di arrivare al primo posto nelle vendite di dicembre 2019 nella Sezione Bestsellers - Miti e Leggende per Ragazzi, di Amazon e tra i primi cento libri più acquistati fra tutte le uscite natalizie!
Silvia Forzani